L’osservatorio fu fondato nel 1892 da Vincenzo Cerulli. Privato cittadino di Teramo, si era laureato in Fisica all’Università di Roma nel 1881 ed aveva successivamente trascorso quattro anni in Germania, lavorando presso gli Osservatori di Bonn e Berlino e frequentando il Rechen Institut, dove si era specializzato in particolare nei calcoli d’orbita.
Astronomo di fama internazionale, Cerulli ricoprì la carica di Vicepresidente dell’International Astronomical Union (IAU) e Presidente del Comitato Astronomico Internazionale.
Fu inoltre il primo Presidente della Società Astronomica Italiana allorché il 7 gennaio 1920, nella Reale Accademia dei Lincei in Roma, nasceva la SAIt e si scioglieva formalmente la Società degli Spettroscopisti Italiani, che era stata fondata il 5 ottobre del 1871 e che avrebbe annoverato tra i molteplici meriti la fondazione delle Memorie della Società degli Spettroscopisti Italiani, rivista dedicata esplicitamente all’astrofisica e prima al mondo, precedendo di oltre vent’anni l’attualmente più blasonato The Astrophysical Journal (1895).
Nel costruire l’Osservatorio di Collurania, su una collina prospiciente la città di Teramo, Cerulli volle mostrare «tutto il suo attaccamento alla scienza ed alla pubblica istruzione, la gran leva del progresso e del vivere civile, e per mettere in attuazione uno dei desideri della Scienza che le Specole, impegnate direttamente in ricerche scientifiche, vengano edificate non nelle grandi città ma in luoghi lontani da centri popolati e che godano quindi di una perfetta trasparenza atmosferica». Inizialmente Private Sternwarte (Osservatorio Privato, come testimoniano le firme dei numerosi lavori pubblicati su Astronomische Nachtrichten, la maggiore rivista astronomica europea dell’epoca), la Specola di Collurania fu donata nel 1917 allo stato italiano con la lungimirante condizione che fosse sempre dedicata allo studio indipendente dell’astronomia.